Cerreto Sannita

Un evento particolarmente interessante e coinvolgente quello tenutosi sabato primo ottobre a Cerreto Sannita: la Giornata Regionale del Creato. Un momento di preghiera comunitario promosso dalla Conferenza Episcopale Campana e dal Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane al quale hanno partecipato tra gli altri Mons. Gaetano Castello, vescovo delegato per l’Ecumenismo e del Dialogo Interreligioso di Napoli; mons. Antonio Di Donna, presidente della Conferenza Episcopale Campana; mons. Francesco Marino delegato della CEC per l’Ecumenismo, mons. Giuseppe Mazzafaro che ci ha accolto nella sua diocesi di Cerreto Sannita; Don Enzo Lionetti, responsabile del Servizio per l’Ecumenismo e per il Dialogo Interreligioso della diocesi di Napoli. I saluti introduttivi e la presentazione del tema sono stati curati da Padre Edoardo Scognamiglio, presidente del Consiglio Regionale e da Elisabetta Kalampouka Fimiani del patriarcato ecumenico che riveste il ruolo di vicepresidente. Tra gli altri autorevoli partecipanti c’era don Giuseppe Esposito referente regionale, padre Bodgan Filip della chiesa ortodossa del patriarcato rumeno, il pastore luterano di Torre Annunziata Alberto Rocchini e Michele Giustiniano giornalista e docente di religione. Luogo d’interesse è stata la cattedrale di Benevento dove si è svolta la veglia ecumenica. La veglia è stata presieduta dal vescovo Giuseppe Mazzafaro. Dopo la proclamazione della Parola di Dio tre persone ci hanno accompagnato nella riflessione: il pastore valdese Franco Mayer, il sacerdote ortodosso Giorgio Antonopoulos, archimandrita di Napoli del Patriarcato ecumenico e il vescovo di Sessa Aurunca mons. Francesco Piazza. Durante le riflessioni offerte è stato sottolineato che condividere non significa sottrarre ma moltiplicare, infatti il tema scelto, sicuramente di forte impatto, prende spunto da una citazione del Vangelo di Luca : “Prese il pane, rese grazie”. Descritto da molti partecipanti come un momento di grande sinergia con il prossimo, permeato da una forte speranza, tutto l’evento è da considerarsi la manifestazione di un più profondo dovere dei singoli e delle istituzioni. Ci siamo impegnati per salvaguardare la nostra casa comune. Il Vescovo insieme ai suoi sacerdoti sono stati fin da subito molto ospitali. In un teatro parrocchiale sono state illustrate le bellezze del territorio; il sito naturalistico “ Forre del Titerno ” di Cusano Mutri. Emozionante è stato sicuramente vedere con quanto amore, in così poco tempo, i presbiteri e tutta la comunità hanno presentato dei luoghi particolarmente suggestivi. Il momento più toccante è stato la preghiera, vissuta da tutti con particolare attenzione, la quale ha avuto inizio nella cattedrale della Santissima Trinità. Descriverei il tutto come un qualcosa di magico, condiviso da diverse realtà religiose che perseguono lo stesso fine. Centro ideologico del momento comunitario è stato il “Creato” dove ci veniva chiesta una conversione con cui rinsaldare l’alleanza con il creato, dono di Dio, imparando la predisposizione all’ascolto, come afferma una citazione udita durante l’evento: “ascoltare il creato, perché oggi la nostra casa comune grida a causa di maltrattamenti di cui è vittima ”. La presenza di alcuni fratelli e sorelle di altre religioni ha reso tutto il pomeriggio ancora più ricco di spunti facendoci respirare una particolare aria di fraternità con altre tradizioni e culture. Dono della giornata, apprezzatissimo in quanto simbolo Eucaristico religioso per eccellenza è stato del pane prodotto artigianalmente: un dono da considerarsi non solo materiale ma funzionale per la diffusione del concetto di “fraternità” e ricerca del desiderio di giustizia” , proprio di una Chiesa che è sempre più sinodale. Dopo la preghiera ecumenica c’è stato poi un momento conviviale, frutto del lavoro fatto da dei ragazzi di una cooperativa sociale, che anche nella loro diversità hanno mostrato la loro infinita dolcezza e originalità, preparando un ricco buffet da offrire a tutti i partecipanti. Da considerarsi una delle più belle esperienza alle quali partecipare, nell’attesa di una nuova esperienza simile.

Prof.ssa Flora Citarella, docente di religione e membro della Commissione Ecumenica della diocesi di Napoli