Giornata per la protezione dell’ambiente Oasi degli Astroni Pozzuoli (NA) 2019

Il Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania (CRCCC) proseguendo nei suoi programmi, ha realizzato anche quest’anno la Giornata per la protezione dell’ambiente (Giornata del Creato), che si è svolta nella splendida cornice dell’Oasi degli Astroni, col tema: ” Biodiversità: Dono e Benedizione di Dio”. E’ stata una giornata di spiritualità con preghiere e canti di Lode e momenti di riflessione. Al centro, sul tavolo un capiente modello dell’Arca di Noè, allestita dall’equipe ecumenica di Taizé in Campania, con accanto animali di pelouche, frutti, miele, semi vari, ecc, col profondo significato simbolico della salvezza dopo il diluvio. Si è iniziato col saluto di Monsignor Marino, delegato dei vescovi campani per l’Ecumenismo e con la guida della moderatrice della Tavola Valdese, Alessandra Trotta. Durante le preghiere di intercessione e le promesse di impegno per la protezione dell’ambiente, le tre aree confessionali hanno presentato le loro riflessioni. Il pastore Franco Mayer dell’area evangelica, ha ricordato che viviamo nell’ “antropocene”, la prima epoca di quando è nata la terra in cui l’agire umano è la prima forza che determina lo sviluppo biologico e geologico e che dopo 200 mila anni siamo divenuti i dominatori del creato, i protagonisti, perdendo il senso del vincolo che ci lega alla Terra e alla consapevolezza di appartenere noi stessi al Creato. Le radici della crisi sono insite nel nostro rapporto con gli altri e con la natura, e bisogna superare l’alito mentale acquisito sin da piccoli di una separazione tra Creato e essere umani, e soprattutto accettare la responsabilità di rifiutare un modello in cui è la tecnica la grande regolatrice. ” Si tratta di un cambiamento in primis di noi stessi, una messa in discussione di ciò che siamo e pensiamo prima ancora di ciò che facciamo. Ha concluso con ottimismo che come cristiani l’alternativa è possibile e la speranza non è vana, invitando a una fiducia simile a quella di Paolo, nella lettera ai Romani attribuisce ad Abramo, una speranza contro la speranza. In una situazione in cui non vediamo futuro, dobbiamo credere in questo futuro, che ci verrà messo in conto come giustizia. La sorella Elisabetta Kalampouka Fimiani per l’area ortodossa ha sfiorato i vari aspetti della Biodiversità, sottolineando l’importanza di un approccio spirituale. Se l’uomo guarda al Creato con Fede si approccia alla natura con i sensi, che glielo fanno percepire in tutta la sua bellezza, con lo spirito che lo spinge ad ammirazione e stupore per l’armonia e la sapienza della creazione, e la lode, per il dono offertogli, e gratuitamente per l’amore che Dio porta verso la sua creatura. Ha riportato alcuni passi del messaggio del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli , impegnato da sempre a livello internazionale coinvolgendo tutti gli uomini di buona volontà e invitandoli all’educazione dei giovani. Ha ricordato che quest’anno si compiono 30 anni da quanto volle indicare il primo settembre, inizio dell’anno ecclesiastico per la chiesa ortodossa come “Giornata per la protezione dell’ambiente”. Ha sottolineato che la soluzione dei grandi problemi dell’umanità è inattuabile senza un orientamento spirituale. Padre Edoardo Scognamiglio dell’area cattolica, ha parlato di ecologia integrale e se è vero che la terra appartiene al Signore (Salmo 24) allora noi apparteniamo alla terra. Adamo, polvere rossa, tratto dalla terra, è una sola cosa con tutta la creazione. Siamo inseriti nel respiro del nostro pianeta. Guardando gli uomini dallo spazio siamo una cosa sola con il resto delle creature viventi e gli stessi minerali. Per questo dobbiamo educarci ad un ecologia integrale, come dice papa Francesco. Dobbiamo convertirci e fare pace con la terra e con tutte le sue creature. Il mondo è come un grande sacramento dell’amore di Dio: fiori, piante, alberi, fiumi e oceani deserti e colline sono in pericolo e noi stessi rischiamo l’estinzione. L’Onu ha dichiarato il 2020 anno della salute delle piante. La biodiversità è garanzia per il nostro futuro. Sacerdoti e pastori affiancati da un vasto numero di intervenuti, dimostrano sempre più il desiderio di unità. Dopo la preghiera la giornata è proseguita con la visita guidata all’Oasi degli Astroni ritrovando la gioia del contatto con la natura, tra il verde dei boschi e animaletti in libertà, e si è conclusa con l’agape fraterna. Arrivederci per l’anno prossimo. Dott.ssa. E. Kalampouka Fimiani.